LA REALTA’ AUMENTATA CONQUISTA GLI OLOGRAMMI
Che rapporto c’è tra la Realtà Aumentata e gli ologrammi? Te lo spieghiamo in questo articolo.
La Realtà Aumentata di per sé integra la nostra realtà, l’ambiente in cui ci muoviamo giornalmente, con contenuti multimediali. Ci permette di spaziare, rompere gli schemi di un solo e sempre uguale supporto visivo. Come se ciò non bastasse, l’ultima residua barriera tra virtuale e reale è stata abbattuta dall’avvento degli ologrammi.
Trasformare la luce in materia, ecco in cosa consiste l’ologramma. Attraverso un laser, infatti, è possibile piegare le onde luminose a nostro piacimento; l’unico limite è la fantasia. L’olografia è unica anche per un’altra ragione: è praticamente impossibile da contraffare. Nel vostro portafoglio si trova, in questo momento, almeno un ologramma: banconote e documenti d’identità ne sono pieni!
GLI INIZI DI QUESTO NUOVO MERCATO
Per prime Microsoft e NASA, con le loro HoloLens, hanno rivoluzionato il mondo delle piattaforme per sviluppatori. Modellare la luce è, con queste lenti, un gioco fantascientifico degno di un colossal americano. Sensori di movimento, microfoni e videocamere di profondità curano l’esperienza nei minimi dettagli. Sono la versione più tecnica ed imprenditoriale della tecnologia Kinect per Xbox che tutti ben conosciamo. Architetti, ingegneri e chirurghi ne fanno uso per toccare con mano ciò che per anni hanno solo potuto studiare sui libri. Modelli meccanici ed anatomici che vanno oltre la fisica possibilità umana sono ora a portata di mano. Tra le opzioni c’è anche una simulazione del paesaggio di Marte per essere letteralmente teletrasportati su un altro pianeta! Sulla scia della Microsoft, a fare la sua entrata in questo nuovo mercato, è stata la Sony. Il loro team di tecnici ha portato in vita una fabbrica interattiva di progetti e innovazioni olografiche, il WOW Studio. E il fattore “WOW!” non manca affatto. Si parte dai classici SmartEyeglass che concentrano i nostri smartphone in un paio di occhiali dal design futuristico per poi passare a grandi novità. Superfici quotidiane diventano modelli di case, piuttosto che strumenti musicali. Se il vostro hobby è l’Hockey da tavolo, per esempio, basterà sfiorare il ripiano della cucina per trasformarlo in un campo regolamentare.
ologrammi
CHI INVESTE NELLO SVILUPPO DELL’OLOGRAFIA?
La risposta non vi sorprenderà: la Cina. L’obiettivo dell’emergente mercato asiatico, infatti, è quello di realizzare un’idea di ufficio più dinamico. Varie start-up sono nate e nascono tutt’ora con questo scopo. Postazioni di lavoro interattive ed oggetti reali che si confondono con quelli virtuali sono, secondo i cinesi e gli statunitensi, parte del nostro futuro. Meta, una di queste start-up, con sede a San Francisco, ha tentato di sottoporre l’idea al lavoro dei propri dipendenti. Il risultato, sebbene non ottimo come sperato, ha portato allo sviluppo di un’app per la visualizzazione di dati in 3D e post-it olografici. Ha tutta l’aria di essere solo l’inizio della rivoluzione.
E ADESSO?
Per gli scettici questa è la fine del contatto umano, delle esperienze genuine. Quello che sottovalutano, però, è che l’intento è potenziare al massimo le interazioni, non distruggerle. Per Tim Cook, CEO della Apple, l’impatto che la Realtà Aumentata ha avuto in passato sulle esperienze di gaming (primo fra tutti Pokèmon Go!) è indicativo di quanto il mondo la reclami. Adesso l’azienda di Cupertino sta esplorando le opportunità per i propri hardware e software. Nonostante la nube di mistero che aleggia intorno ai progetti Apple, corrono voci che stiano lavorando su un nuovo sistema di teleconferenza. Che stiano pensando anche di incorporare gli ologrammi ai loro celebri smartphone? Non ci resta che attendere per scoprirlo! La realtà aumentata è lo strumento di interazione e condivisione migliore che potremmo desiderare, fuori dai limiti fisici di dimensioni e distanze. Le esperienze inarrivabili per l’uomo comune presto saranno disponibili a tutti, in maniera tangibile. Sta a noi decidere che uso ne faremo e se impatterà positivamente la nostra vita.
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